Recensione Seconda Stagione di Carnival Row

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Uscita: 17 febbraio 2023 su Prime Video

Durata: 10 episodi e la durata varia dai 46 ai 56 minuti

Ideatore: René Echevarria, Travis Beacham

Genere: fantastico, drammatico, noir

Cast: Orlando Bloom, Cara Delevingne, Simon McBurney, Tamzin Merchant, David Gyasi, Andrew Gower, Karla Crome.

Nella seconda e Ultima stagione di Carnival Row i creatori hanno deciso di cambiare completamente registro della serie, passando da un thriller investigativo nella prima stagione a una seconda stagione a tema raziale, dove non tutto va nel modo giusto.

Nella prima stagione troviamo Philo Philostrate (interpretato da Orlando Bloom) aver scoperto il killer degli omicidi e decide di andare a vivere con la fata Vignette Stonemoss (interpretata da Cara Delevingne). Nella seconda stagione vediamo i due divisi da una guerra tra gli umani e i Freaks con tanto di campo di concentramento, ma ovviamente non tutti gli umani sono dalla parte della polizia e infatti Philo cerca in tutti i modi di far cessare questa guerra perché lui è innamorato di Vignette e quindi teme per lei. I Freaks imprigionati ovviamente sono quelli più poveri dunque ovviamente quelli più ricchi non vengono toccati, ma andando avanti nella storia anche loro stessi dovranno sporcarsi le mani perché loro stessi sanno di essere freaks.

I personaggi di Orlando Bloom e Cara Delevingne hanno una grande evoluzione nella serie, perché all’inizio della stagione troviamo Bloom in mezzo a degli incontri clandestini dei freaks organizzate da altri di loro, ma lui si trovava li solo per soldi e anche per placare la sua frustrazione per quello che accade fuori, ma durante la serie fa quasi da diplomatico e va dai soldati che gestiscono il campo di concentramento per placare il tutto, ma succederà qualcosa che ovviamente neanche lui può far scoppiare la pace tra i due mondi. Invece il personaggio di Cara Delevingne che nella scorsa stagione era una prostituta, invece in questa la troviamo guerriera che la porterà a dividersi dal suo amato Philo perché ha scelto di schierarsi con il suo popolo di “diversi” fatati invece che rimanere con Philo nonostante provasse un’amore sconfinato per lui. Non dovrei già parlarvi del finale, ma per come hanno progettato tutto la serie è il finale più sbagliato che potessero creare, ma non voglio farvi spoiler, ma aspettativi di tutto.

La cosa grandiosa di entrambe le serie sono i costumi e la scenografia, che ti fanno immergere per bene nella storia, anche tutta la parte dei campi di concentramento, dove troviamo anche la fabbrica dove i Freaks lavoravano, insomma tutto il mondo è ben descritto nelle sue sfumature, anche se invece sotto la forma di sceneggiatura rimane molto abbozzata e il tutto poteva essere sfruttato molto meglio. Per quanto riguarda i costumi risultano ben fatti, si passa dai vestiti dei ricchi che sono tutti belli e sanno di ricchi e invece quando andiamo dentro il campo troviamo vestiti tutti zozzi facendo sembrare il tutto molto realistico. Anche gli effetti speciali tra cui le scene splatter (nella seconda parte è molto splatter) sono ben realistiche, anche gli effetti visivi sono veramente ottimi, si vede che ci hanno speso un po’ per fare gli aspetti estetici, molto meno per la sceneggiatura. Purtroppo quest’ultima è il punto debole della serie, cioè non è che è brutta, ma purtroppo troviamo i personaggi che prendono decisioni senza senso, ritrovandoci anche scene messe li solo per dare del minutaggio a certe personaggi che non meritavano sinceramente un tempo così elevato, che invece avrebbero potuto sfruttare altri, precisamente il personaggio più interessante della serie si vede 15 minuti più o meno.

In conclusione possiamo dire che la seconda e ultima stagione di Carnival Row è riuscita a metà, perché poteva osare molto di più specialmente quando decidi di introdurre una cosa come i campi di concentramento e non sfruttarla al 100%, neanche il finale è azzeccatissimo anche perché tutta la serie prende una direzione e solo negli ultimi 2 episodi glie ne fai prendere un’altra, però almeno i personaggi e le ambientazioni sono bei descritti, tranne per quella cosa che ho scritto durante la recensione.

Voto 7,5

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