“L’Ultima Notte Di Amore” è un film del 2023 scritto e diretto da Andrea Di Stefano. Il protagonista della pellicola è Pierfrancesco Favino.
Il poliziotto Franco Amore (Pierfrancesco Favino) sta per andare in pensione, ma la sua ultima notte potrebbe rivelarsi la più difficile della sua carriera. Mentre sua moglie Viviana (Linda Caridi) e i suoi amici gli hanno preparato una festa a sorpresa per via del pensionamento imminente, Franco riceve una telefonata e si reca nel luogo dove è avvenuta una sparatoria. Gli eventi si sposteranno indietro di una settimana, fino a mostrare le ragioni che hanno portato Franco in quella situazione, tanto da mettere in rischio il suo futuro e quello della sua famiglia.
Se si legge il titolo (senza guardare il trailer), si pensa ad una commedia romantica. Ma non è così, il film è tutt’altro. Intanto, chi è attento alla grammatica ed è un buon osservatore, può intuire già dal titolo che il film non fa alcuna allusione ad una storia d’amore. Se uno guarda il film, senza aver visto trailer o spot, durante la visione pensa continuamente “Ma cosa sto guardando? Che film è?” (In senso positivo, ovviamente)
Il film in realtà è un noir (che va distinto dal giallo o dal thriller, attenzione). Il giallo riguarda il mistero da risolvere, mentre il thriller può sembrare simile ma in realtà è un giallo che crea più suspense e comprende altri elementi fondamentali, che ruotano intorno alla trama principale. Il noir, invece, rappresenta una realtà più cruda e lascia anche messaggi non positivi. Ecco, il film diretto da Andrea Di Stefano è l’esempio lampante del genere noir.
La cosa incredibile è che questo noir è stato realizzato in Italia. “L’Ultima Notte Di Amore” dà una bella scossa al cinema italiano e dimostra che qui in Italia, si possono realizzare per bene dei film che si discostano dalle commedie o dai drammatici. Ci ha provato con Diabolik e Dampyr di recente, ma questa volta hanno sperimentato con un noir autoriale e l’esperimento è più che riuscito.
È una storia che rappresenta una cruda realtà presente nelle forze dell’ordine e mette in discussione la moralità dell’essere umano presente all’interno di esso, tanto da avere i dubbi esistenziali. Addirittura l’uomo più onesto (in questo caso, Franco Amore) si chiede questo: “Meglio essere un uomo perbene o un buon padre di famiglia, a costo di tutto?”. Franco Amore è la rappresentazione dell’uomo onesto e tutto d’un pezzo, anche se ogni tanto ha fatto qualche “favore”, a patto che non si mettevano a rischio delle vite umane. Purtroppo, in queste realtà, l’onestà paga e chi merita davvero, non spicca come meriterebbe.
Pierfrancesco Favino si dimostra ancora una volta uno straordinario attore del cinema italiano. Favino può vantare di avere una carriera straordinaria alle spalle (per esempio, film come “Promises”, “Il Traditore”, “Hammamet” o “Nostalgia” e commedie come “Tra Moglie E Marito” e “Corro Da Te”). Stavolta, ha interpretato un ruolo insolito, ma data la sua straordinaria abilità recitativa, è riuscito a fare centro anche stavolta. Fa venire in mente una simpatica citazione di Boris: “Una volta c’erano i ruoli, per gli attori. Adesso li fa tutti Favino”. Per far capire meglio, ma la sua abilità camaleontica non si discute.
Ma un punto va anche a favore di Linda Caridi, che si è rivelata una buona spalla per il protagonista. Interpreta la moglie di Amore e sembra che non capisca la sua situazione, a volte. Ma allo stesso tempo, dimostra di essere una donna forte e cerca di stare dalla parte di Franco.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, la regia di Di Stefano è fantastica e la durata di due ore non si sente, perché la storia è talmente coinvolgente, che non si sente e non appare per nulla scontata. Buona anche la fotografia, che rappresenta per bene Milano e la realtà che la rappresenta, e tutto questo viene accompagnato da una colonna sonora pazzesca. Se si deve trovare un difetto è che in qualche scena, si riscontrano un paio di cose irreali.
Uno dei migliori film del 2023.
Voto: 9/10
