The Lighthouse: Recensione

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“The Lighthouse” è un film scritto e diretto da Robert Eggers (regista di “The Witch” con Anya Tailor-Joy e del recente kolossal “The Northman”) ed ha come protagonisti Willem Dafoe e Robert Pattinson. È uscito in tutto il mondo nel 2019, mentre in Italia è arrivato nelle piattaforme a pagamento nel 2020, per via del Covid. Ora che è arrivato su Netflix, questa potrebbe essere una buona opportunità per recuperarlo.

Il film è ambientato alla fine del XIX Secolo e la trama si svolge su un’isola deserta. I protagonisti sono due uomini, Ephraim Winslow (Robert Pattinson) e Thomas Wake (Willem Dafoe). Winslow accetta un lavoro come guardiano del faro su un’isola e lì lavorerà con Wake, per un mese. La convivenza “forzata” e i lavori da svolgere, porteranno fuori demoni personali, visioni, timori e soprattutto ad un incremento della follia.

La trama del film può sembrare banale, ma in realtà è tutt’altro che banale. La traduzione letterale del titolo (“The Lighthouse”) è esattamente “Casa Della Luce” (o del Faro) e questo fa capire il luogo su dove si svolge la trama. Il Faro non è solo il fulcro centrale, è anche una metafora. In realtà, i protagonisti (gli unici) del film non sono solo i due uomini presenti. Ai due personaggi principali, si aggiunge un terzo: il Faro. Il Faro è una metafora di un qualcosa che l’essere umano cerca a tutti i costi, fino a diventarne un’ossessione e rimanere nella convinzione che possa essere quello che realmente cercava. Oppure, quella sensazione di benessere temporanea che lo fa evadere da tutto il resto, in quel momento. Per i due protagonisti, questo è il Faro.

Oltre al Faro, ci sono anche dei messaggi e dei riferimenti nascosti che si fanno fatica a cogliere alla prima visione. Innanzitutto, ci sono dei riferimenti all’espressionismo e al neorealismo e poi, si possono anche cogliere delle citazioni mitologiche e letterarie. Chi studia letteratura o semplicemente chi ne è appassionato, può notare molte cose provenienti dai testi di Lovecraft o Edgar Allan Poe o anche delle menzioni di alcuni romanzi noti come Moby Dick. Ma non mancano le citazioni mitologiche, come Prometeo. Eggers deve essere un appassionato della letteratura e della mitologia, per mettere questi riferimenti nelle sue pellicole.

Nonostante tutti questi riferimenti, “The Lighthouse” resta comunque un film autoriale scritto e diretto dal regista. Lo stile registico è così ben curato ed Eggers si sta affermando sempre di più, già con pochissimi film. Se si guarda “The Lighthouse” dopo aver visto “The Witch”, si riconosce subito che dietro c’è Eggers. Qui adotta un vecchio stile cinematografico ormai quasi scomparso, ossia il “Bianco E Nero” ed è stato girato in 35 mm. Eggers ha voluto rendere omaggio a quel movimento cinematografico molto diffuso, anni fa. A questo stile, si aggiunge anche una fotografia con rapporto 4/3 ed entrambi hanno dato l’impatto desiderato, ossia far venire l’angoscia allo spettatore. Il bianco e nero rappresenta l’atmosfera cupa che si voleva adottare per girare questo film e le varie scene, sono accompagnate da una colonna sonora pazzesca che fa venire i brividi.

“The Lighthouse” è un horror psicologico, folle e che ha bisogno di avere più di una visione per capirci qualcosa. Il movente è scavare nell’animo umano e riportare tutte le possibili sfumature di esso. Mette in risalto il desiderio di cercare qualcosa che si vuole a tutti i costi, mettere in dubbio la propria moralità, combattere i propri demoni interiori, mantenere un equilibrio interiore, il desiderio di riscatto ed soprattutto la follia e la paura.

I due personaggi rappresentano ciò ed a vederli, sembrano due poli opposti. Ma in realtà, con lo scorrere della trama, si rivelano quasi simili. Ma per l’occasione, è giusto spendere una parola per i due attori, che si dimostrano due attori fenomenali: Willem Dafoe e Robert Pattinson. Dafoe è un attore eccezionale e completo. Ormai, è quasi ovunque ed ogni volta che recita, fa sempre la sua figura. Mentre, se ancora si hanno dubbi su Robert Pattinson, basta guardare la sua filmografia per intero per poi capire che si sta parlando di un giovane attore capace di dare interpretazioni straordinarie e col passare del tempo, migliora sempre di più. “The Lighthouse” è una delle sue migliori interpretazioni.

È un vero peccato che il film sia poco noto e spero che la distribuzione su Netflix possa servire a farlo conoscere di più. Si fa fatica a trovare un difetto, però se proprio lo si deve trovare, non è un film alla portata di tutti e questo lo porta ad non essere compreso e visto da alcune persone.

Si consiglia la visione sia in lingua originale che col doppiaggio italiano.

Voto: 10/10

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