Air – La storia del grande salto, recensione

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Uscita: 6 Aprile al Cinema

Durata: 112 minuti

Regia: Ben Affleck

Genere: biografico, drammatico

Cast:  Matt Damon, Ben Affleck, Jason Bateman, Marlon Wayans, Chris Messina, Chris Tucker e Viola Davis.

Il film narra di come Sonny Vaccaro ha portato la Nike ha fare l’accorto milionario con un semi sconosciuto Michael Jordan creando le scarpe che tutti noi conosciamo.

Air – La storia del grande salto racconta la storia di Sonny Vaccaro (Matt Damon) che lavora nel settore sportivo delle scarpe della Nike insieme a Rob, (Jason Bateman) devono decidere su che giocatori che iniziano a giocare in NBA offrirgli il contratto di sponsorizzazione delle loro scarpe da basket. Rob e Howard (Chris Tucker) vogliono puntare i 250.000$ (che era il budget massimo che potevano spendere) su due giocatori, il numero 6 e 8 del Draft di quell’anno. Sonny però non è convinto di quei giocatori, nella stessa sera mentre vede dei vecchi filmanti delle partite della NCAA (il campionato di Basket del college) rimane folgorato da Micheal Jordan che ancora non era il giocatore che tutti conosciamo.

Il giorno seguente va dal responsabile Phil Knight (Ben Affleck) e gli dice di puntare tutto su un giocatore che potrebbe cambiare la storia della Nike e la loro stessa vita, Sonny infatti era consapevole di giocarsi il posto di lavoro se la trattativa non andava in porto. Phil all’inizio è titubante ma poi da il via libera a Sonny di chiamare il manager di Micheal Jordan David, così Sonny chiama Falk (Chris Messina) e gli dice che Jordan odia le Nike e che sicuramente firmerà per Adidas o Converse (scarpe che portava in quel momento).

Sonny che credeva tantissimo in Micheal Jordan prende la macchina e va a casa loro per parlare direttamente con la madre di Michael Jordan che in quel momento decideva per lui, Sonny gli farà un grande discorso, riuscendo a strappare un’appuntamento alla Nike con Michael Jordan. Ovviamente devono creare una linea per lui e così nascono le Air Jordan.

Ben Affleck porta al cinema la storia di come sono nate le scarpe più famose della Nike le Air Jordan. Lo fa con il suo amico fraterno Matt Damon, ma questa volta non hanno scritto il film, lo producono solamente e Affleck ne fa la regia. La regia di Affleck è molto semplice e lineare, ma è comunque ben fatta senza tante sbavature. Matt Damon è una garanzia finalmente lo rivediamo al di fuori dei suoi soliti ruoli iconici, perché qui interpreta un lavoratore semplice sulla metà età con i suoi problemi, che ha messo tutto da parte per ingaggiare Jordan. Invece Jason Bateman mi ha sorpreso, quasi emozionato, nella scena che parla della figlia che dopo la separazione la può vedere solo la domenica e ogni volta gli regala le scarpe Nike e se verrà licenziato glie le comprerà comunque perché sa che con quelle scarpe la figlia sarà felice, altrimenti ha paura che non lo voglia più vedere.

La pellicola fa anche molto ridere per le facce di Ben Affleck e per le battute, per non parlare della telefonata tra Sonny e il manager di Jordan, sembrava quasi una citazione a Tom Cruise in Tropic Thunder, i termini e le movenze erano molto simili.

Un altro grande elemento è la colonna sonora, che è spaziale. Passiamo dalla theme dei Ghostbusters a Born in the U.S.A. di Bruce Springsteen, anche i titoli di testo iniziali sono molto belli, descrivono quel periodo con pezzi di video di pubblicità, film, videoclip musicali e oggetti inventati negli anni 80 come il walkman.

Per non parlare degli abiti di Affleck che in una scena è con la tutina (che potete vedere qui sotto) che torna in ufficio dopo aver faccio jogging con i pantaloncini tutti stretti che andavano in quegli anni.

In conclusione Air – La storia del grande salto è un lungometraggio sportivo che non parla di sport, ma della tenacia di una persona che vuole ottenere qualcosa in tutti i modi. Regia semplice sostenuta da una grande sceneggiatura

Voto 8

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