I tre moschettieri – D’Artagnan, recensione

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Uscita: 6 Aprile al Cinema

Durata: 121 minuti

Registi: di Martin Bourboulon

Genere: Azione, Avventura, Storico

Cast: François Civil, Vincent Cassel, Romain Duris, Pio Marmaï, Eva Green e Louis Garrel

I tre Moschettieri e D’Artagnan devono fronteggiare un complotto contro Re Luigi XIII.

Il film inizia con D’Artagnan che arriva a Parigi per diventare un moschettiere e casualmente incontra Athos, Aramis e Porthos, li sfiderà tutti e tre, ma verranno interrotti dalle guardie di Luigi XIII, perchè a Parigi sono vietati i duelli e quindi sono convocati dal Re.

Durante la notte Athos viene incastrato trovandosi una donna morta nel letto accanto conosciuta la sera prima ubriacandosi alla taverna, verrà arrestato, ma suo fratello protestante lo farà scappare e gli dice che i protestanti stanno per andare in guerra contro il regno di Luigi.

D’Artagnan intanto dovrà andare in missione solitaria per recuperare un gioiello rubato a Anna d’Austria pochi giorni prima del matrimonio con Gastone di Francis, fratello di Luigi XIII.

I tre moschettieri – D’Artagnan è un bel film sul comparto visivo, sonoro e dei costumi, ma se dobbiamo parlare della trama invece è probabilmente la parte debole, anche perché il lungometraggio è diviso nettamente in due parti, quindi magari alcune cose vengono spiegate nella seconda parte che uscirà in Francia a dicembre e introdurrà per la prima volta il moschettiere di colore Hannibal.

Quindi abbiamo praticamente un film a metà e sinceramente non so se parlarne bene o male della trama, perché la prima parte è davvero ottima, la seconda invece (da quando viene incastrato Athos per intenderci), da li in poi il film cala drasticamente e infatti alcune cose non si comprendono come il ruolo di Eva Green che nel film sembra messa li a caso (non per questo il secondo capitolo si chiama Milady, che sarebbe il nome del personaggio di Eva Green).

I tre moschettieri – D’Artagnan è diretto magistralmente da Martin Bourboulon, il suo precedente film diretto era Eiffel e vi consiglio di vederlo perché anche quello era fatto molto bene. In questo invece Martin si è superato con scene larghissime a cavallo facendo vedere lo splendido sfondo con queste bellissime vallate, per non parlare della scena a cavallo sulla scogliera.

Ma il meglio lo da nelle parti d’azione con i fioretti, specialmente quando vediamo per la prima volta Milady è tutta una scena con sparatorie in piano sequenza (cioè che non viene mai staccata la telecamera dall’inquadratura) ed è in pieno stile Kingsman.

Anche i costumi sono veramente raffinati e si vede la differenza tra i poveri e ricchi specialmente nelle scene in piazza o magari quando passano per il mercato, la colonna sonora è ben organizzata che nelle scene d’azione ti da la carica e invece in altre manca per far sentire per bene gli spari e il tutto è veramente ben fatto, confezionando un ottimo comparto tecnico.

In conclusione I tre moschettieri – D’Artagnan è un buon film d’avventura con delle belle scene d’azione, una sontuosa fotografia e una sublime regia, ma purtroppo la trama è il punto debole.

Voto 7

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